martedì 19 gennaio 2016

BALANI PIACE AI SENESI, MA IL PD DI ASSISI LO IGNORA

Mauro Balani è considerato uno degli assessori più in gamba della giunta di Siena. Stiamo parlando di una delle città meglio amministrate del Paese. 
Non a caso è candidato ad assumere una delega molto speciale per i senesi: quella delle attività museali, sotto la quale rientrerebbe la gestione del museo più importante della città, cioè Santa Maria della Scala.
Eppure Mauro Balani è di Assisi, la sua famiglia vive ad Assisi, è stato capogruppo in consiglio comunale del Pds, ha un'ottima conoscenza del territorio, è persona di cultura e al tempo stesso è figlio del popolo. 
Per quel che ne so sarebbe disposto a candidarsi ad Assisi, quale sindaco della città. Il PD però lo ignora. Troppo di sinistra? Troppo in gamba? prenderebbe troppi voti? Farebbe ombra a qualche mediocre dirigente locale? Oppure ha il demerito di non lavorare né alla regione, né alla provincia?
Tutte queste cose insieme. Così il Pd partorirà il solito topolino, che piace tanto alla regione e che non fa ombra a nessuno.

sabato 16 gennaio 2016

L'OUTING DI CLAUDIO RICCI

Finalmente Ricci ha fatto outing: ha ammesso la propria natura, dissimulata per decenni in dichiarazioni pauperistiche, all'insegna dell'austerità, del mangiare parco, dei comportamenti sobri e dei toni sommessi.
In verità chi osservava attentamente capiva cosa si nascondesse dietro quella figura monacale: un politico di professione, un eccellente propagandista di se stesso, abile a dire e a mostrare quel che piace alla gente. E un uomo assai attento al denaro. La vicenda dei rimborsi ne è una dimostrazione eclatante. 

In realtà c'erano tutta una serie di comportamenti che suscitavano inquietudine. A cominciare dalla faraoniche campagne elettorali: si ripensi a quella per le amministrative del 2011, quando per mesi girarono manifesti giganti su vela, murali, depliant e volantini, cene e rinfreschi a non finire. Bene, quanto ha dichiarato per quelle spese il "sobrio" Ricci? 14 mila euro. 
Basti solo sapere che un camion vela, al tempo costava almeno 300 euro al giorno. I manifesti, fuori campagna elettorale, circa un euro a manifesto solo di affissione. I bene informati parlano di una spesa molto superiore ai 14 mila euro. Non ne siamo sicuri.
Nel caso:chi avrebbe finanziato quella campagna elettorale? 
Ricci, adeguatamente affiancato da Tonino Lunghi, è il sindaco del Prg, è quello delle giunte al maschile, è quello della fallimentare campagna per Assisi capitale della cultura, ma è soprattutto il sindaco dell'operazione ambientale più clamorosa del dopoguerra nel territorio comunale: il PUC di Santa Maria degli Angeli. Una città nella città, tuttora tristemente incompiuta. 
E' quello che ha lasciato degradare definitivamente la piscina olimpionica di Assisi e che voleva realizzare un micro-inceneritore. E quello che nulla ha fatto per l'infanzia, i giovani gli anziani. E' quello che ha lasciato i centri storici alla mercè delle auto. 
E' il sindaco meno francescano che la città abbia avuto: è quello che ha vietato l'elemosina, che non ha investito un euro per l'incremento delle energie rinnovabili e che ha sempre riservato un scarsa attenzione ai poveri; è quello che parcheggiava la propria auto nei posti destinati ai disabili, che trascorreva decine di minuti nell'auto in sosta in piena Piazza del Comune, con motore acceso, in barba ad ogni forma di rispetto dell'ambiente.
Questo è stato Claudio Ricci. 

mercoledì 13 gennaio 2016

CONTINUANO LE ESPERIENZE DI MONGOLFIERA E BUONGIORNO ASSISI

Il fatto di Quarto è un colpo pesante al M5S. Una vicenda poco chiara, in cui sembra siano coinvolti anche alcuni dei personaggi più in vista del movimento. Tuttavia crediamo non si debba generalizzare. 

Bisogna considerare che in certi territori tenere alta la barra dell'onesta è complicatissimo, perché dietro ogni angolo si nascondono insidie.

E comunque è vero quel che dicono di vari Di Battista e Di Maio, il movimento ha reagito subito, con tempestività, espellendo i personaggi coinvolti nella vicenda.
Quanto accaduto a Quarto, invece, insegna che governare una città non è una passeggiata, non basta il consenso dei meet-up, il confronto attraverso il web;  una classe politica non si forma dopo qualche riunione in cui si parla dei problemi della città.
D'altronde, checché se ne dica, anche le esperienze nelle altre amministrazioni comunali - Civitavecchia, Livorno, Comacchio, Gela, giusto per citarne alcune - dimostrano che spesso il personale messo in campo dal M5S non è all'altezza della situazione.
Ma questo è nulla rispetto a quanto potrebbe accadere fra qualche tempo: alludiamo ai destini del movimento dopo-Grillo.
Casaleggio, il vero leader ombra come ha spiegato anche Paolo Becchi, non riuscirà a tenerne le redini e l'assenza di un impianto ideologico, oggi ritenuto elemento di forza, diverrà punto di debolezza.
La presentazione di una lista del M5S ad Assisi è un fatto positivo, uno stimolo politico. 
Riteniamo tuttavia che la strada che oggi intraprende il movimento è stata anticipata nella nostra città, già nel 2006, quando nacque la Mongolfiera, una lista creata dal basso, da un gruppo di cittadini, con Franco Matarangolo capolista e che in soli 2 mesi di vita riuscì a prendere il 9%.
E' continuata con Buongiorno Assisi, che ha avuto Carlo Cianetti e poi Paolo Marcucci come rappresentanti in consiglio comunale.
I temi del programma erano, già nel 2006, simili a quelli che oggi porta avanti il M5S: trasparenza amministrativa, partecipazione, rifiuti zero, energie rinnovabili, rilancio del turismo laico, politiche sociali, urbanistica del recupero, zero consumo di territorio.
Oggi quelle esperienze vengono riprese da una lista che si connota come di "sinistra", ma che ha al proprio interno molti giovani e  persone che si affacciano ora alla politica. 
E' un'esperienza che va guardata con attenzione e rispetto, anche perché con le scelte che si appresta a fare il PD, si rischia che ad Assisi scompaia definitivamente ogni riferimento ai valori di laicità, solidarietà, egualitarismo, accoglienza.

martedì 12 gennaio 2016

IL PD GUARDA ANCHE QUESTA VOLTA UN PO' AL CENTRO E UN PO' A DESTRA

Pare che il Pd abbia scelto il proprio candidato. Gli facciamo gli auguri, ma crediamo che per Assisi ci sia bisogno di altro.

domenica 10 gennaio 2016

CACCIATE QUESTI MERCANTI DELLA POLITICA

Tonino Lunghi, seppure deludente come amministratore, riteniamo che sia persona perbene. 
Per questo abbiamo avuto un sussulto quando l'altro giorno, pur di conservare la poltrona da sindaco "facente funzione", ha deciso di avvalersi della stampella di una consigliera che ormai da tutta la legislatura si presta, per motivi intuibili, ad appoggiare la maggioranza di turno, nonostante sia stata eletta nelle file dell'opposizione, come capolista del Partito democratico, e abbia partecipato alle primarie (perdendole) per la guida del centrosinistra.
Ma non sono i destini di una consigliera che interessano, ma quelli di Assisi. 
E quando una maggioranza non esiste più, vuol dire che un progetto di amministrazione della città è fallito e chi guida, seppur pro-tempore, quel progetto, dovrebbe avere il coraggio di ammetterlo e trarne le conseguenze.
Invece Tonino Lunghi, da buon democristiano, è rimasto attaccato alla poltrona che, in definitiva, gli aveva "donato" Ricci, lo stesso ex sindaco del quale sono seguaci fedeli i due reprobi: Patrizia Buini e Luigi Tardioli. 
Insomma un guazzabuglio politico, una maggioranza, che non esiste più, un centrodestra diviso dalla ambizioni sfrenate dei suoi tanti, modesti, componenti e una città sgovernata da almeno un decennio, in cui chi si è susseguito a deciderne le sorti non si è curato delle benessere dei cittadini, non si è curato di fare attività di promozione turistica, non ha prodotto alcun progetto di socialità per bambini giovani e anziani, non si è minimamente preoccupato dell'ambiente, non ha organizzato attività culturali, ma ha visto bene solo di approvare un PRG spregiudicato, che aggiunge cemento dove non serve, a favore dei soliti imprenditori. 
Le elezioni sono vicine, i cittadini valutino attentamente le future scelte. 

giovedì 31 dicembre 2015

LA MAGGIORANZA SI SCIOGLIE COME NEVE AL SOLE. I TANTI PROCI CHE ASPIRANO AL TRONO DI ULISSE...

La maggioranza nel comune di Assisi non c'è più. E il motivo è molto semplice: in questi 10 anni (discorso a parte meriterebbe la gestione di Bartolini) è stata tenuta insieme da un patto di potere, una spartizione continua di poltrone e di incarichi, dove il cemento era costituito dal piano regolatore, ognuno con i propri piccoli interessi da portare avanti.
Nel frattempo, in prossimità delle elezioni, tutti si riposizionano, ognuno cerca gloria in forma individuale: 4 o 5 i pretendenti alla carica di candidati sindaco solo nella maggioranza che fino a qualche settimana fa ha appoggiato Ricci e Lunghi. 
Nel frattempo si contano le macerie lasciati da 10 anni di assenza amministrativa. 
Il deturpante PUC dietro alla basilica di Santa Maria degli Angeli rimane opera tristemente incompiuta. Il prg dà la possibilità di cementificare aree delicatissime del territorio comunale, i centri storici, a cominciare da quello di Assisi, abbandonati a se stessi e all'invasione indiscriminata delle auto; il turismo si regge solo sul fatto che abbiamo un Papa che ha deciso di chiamarsi Francesco e sul Giubileo straordinario, ma nessuna iniziativa laica, degna di attenzione nazionale è stata intrapresa. 
Sul piano delle attività sociali siamo al nulla  assoluto: nessun asilo nido pubblico, scarsi e scadenti luoghi per l'infanzia (se si esclude il Pincio gestito però da privati, prevalentemente con proprie risorse), nessuna struttura efficiente per gli anziani, nessuna iniziativa culturale e sociale per i giovani, nessun cinematografo. Raccolta differenziata ancora bassa, per una città che potrebbe arrivare senza problemi al 70%. La vicenda dell'antennaWIND, inoltre è l'ennesimo esempio di come questa e le precedenti amministrazione comunale, trascurino la volontà dei cittadini e non tengano in nessun conto il rispetto dell'ambiente.
E poi tasse altissime sulla casa, grazie a coefficienti catastali molto alti. 
Insomma un bilancio fallimentare, frutto di una gestione inconsistente della coppia Ricci-Lunghi. 
E ora i Proci si fregano le mani in attesa di occupare il trono di Ulisse. 
Ma la storia spesso finisce in modo sorprendente.

mercoledì 30 dicembre 2015

L'ASSENZA DELLA POLITICA AD ASSISI (E NON SOLO), LA SINISTRA CI RIPROVA

La politica è scomparsa ad Assisi. Qualcuno non ne sente nostalgia, ma invece senza politica una comunità non cresce. 
Il centrodestra è dilaniato dalle spropositate ambizioni dei suoi piccoli protagonisti, il centrosinistra è congelato da un PD che da anni, diremmo da almeno un paio di decenni, blocca ogni possibilità di crescita di una vera alternativa al disastroso centrodestra. 
La sinistra, o almeno quella parte di cittadini che in passato ha fatto riferimento alla Mongolfiera e a Buongiorno Assisi, ha annunciato di non volersi rassegnare ad un altro quinquennio di "sottovuoto spinto" caratterizzato dalle gestioni Ricci-Lunghi. E lo fa con un'iniziativa che dovrà caratterizzarsi per il contributo dal basso, un po' alla maniera di Podemos in Spagna, una proposta di rinascita di Assisi e del suo territorio comunale, aperta a tutti, ma soprattutto a quei giovani che guardano avanti e che vorrebbero costruire una città davvero aperta e moderna: in termini di iniziative sociali, di diritti, di rispetto dell'ambiente, di sviluppo sostenibile. 
http://www.vivereassisi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=570023

venerdì 5 dicembre 2014

VERGOGNA SINDACO, CONTINUI A MINACCIARE QUERELE (CON I SOLDI DEI CITTADINI?)

Appena una critica coglie nel segno che ti combina Ricci? Minaccia querela. Spesso alle minacce non seguono fatti, ma intanto la butta lì, intimorisce, redarguisce e prova a stroncare sul nascere ogni forma di contestazione.

Oltre alle querele si fa ampio uso di ricorsi e controricorsi al TAR: 2 controricorsi sulle quote rosa, finiti male, che sono costati ai cittadini di Assisi più di 20 mila euro, poi quello contro la regione Umbria (anch'esso destinato a brutta fine) e vari altri. La costante - e l'aggravante - è che querele e ricorsi vengono effettuati con i soldi dei cittadini.
Ora la minaccia di querela è rivolta ad un giornale e ad una giornalista non meglio identificati, che avrebbero avuto l'ardire di pubblicare il testo di un manifesto che alcune mamme hanno affisso contro il sindaco.  
In esso si accusa Ricci di non aver mantenuto la promessa di restituire entro breve tempo alla piena funzionalità la piscina olimpionica di Assisi. 
E' una delle tante promesse non mantenute, in una città che aspetta con rassegnazione la dipartita (verso lidi meglio remunerati) del sindaco di Assisi, uno dei più inefficienti, sotto il profilo amministrativo, che la città ricordi. 


P.S. La velina di palazzo in cui si minaccia querela è firmata da uno degli addetti stampa del Comune, Mario Cicogna, in essa si annuncia anche il ricorso all'ordine dei giornalisti contro una collega che "propone e diffonde polemiche palesemente artefatte e capziose". 
Caro Cicogna, fai attenzione a quello che scrivi, perché stai minacciando una collega, le stai dicendo che deve rinunciare all'autonomia e all'indipendenza, cardini deontologici della professione di giornalista, la stai accusando di essere stata di parte quando a me risulta che in questa vicenda si è osservata la massima obiettività. 
Sottoporremo questa tua minaccia all'ordine dei giornalisti

mercoledì 3 dicembre 2014

TUTTI IN CAMPAGNA ELETTORALE, ASSISI ALLO SBANDO

Il vuoto amministrativo di questi ultimi tempi ha prodotto una lite comica fra il Vicesindaco Tonino Lunghi e l'ex assessore al bilancio Moreno Massucci. Motivo del contendere lo stanziamento di 60 mila euro a favore delle piccole imprese.
Allora, si badi bene: stiamo parlando del nulla, perché 60 mila euro sono niente, sarebbero poca cosa anche se venissero date a una sola azienda, ma invece avrebbero l'ambizione di tirare su le sorti di certe aziende in crisi. 
Ebbene, Lunghi sostiene di essere lui il dispensatore di tanto ben di Dio, Massucci gli ricorda che la somma era già a bilancio dallo scorso anno. Una zuffa sul nulla, rappresentazione della paralisi amministrativa.
Questa è una piccola metafora per raccontare che amministratori ed ex-amministratori del comune di Assisi sono tutti, indistintamente, in campagna elettorale. 
Ricci proprio se ne frega di Assisi, impegnato a bighellonare per l'Umbria con il furgone nella speranza di uno scranno in Regione, mentre gli altri della sua parte, tirano ognuno la propria carretta, coltivando l'ambizione di candidarsi a sindaco alle prossime elezioni.
Quindi la città è senza un governo e si vede dallo stato di abbandono in cui versa: sporcizia diffusa, forazze intasate, strade malmesse, servizi scadenti, frazioni abbandonate a se stesse. Emblematica è la vicenda delle luminarie natalizie, segno di sciatteria e incapacità
Per non parlare degli interventi strutturali in tema di turismo, di servizi sociali, di cultura, di opere pubbliche. Tutto è fermo e la palude produce arretratezza.

martedì 25 novembre 2014

AD ASSISI IL PRIMO GRUPPO FACEBOOK CHE GUARDA ALLA POLITICA

Ad Assisi per la prima volta si sta verificando un fenomeno interessante e cioè che cittadini di tutto il territorio comunale si aggregano spontaneamente attraverso un "gruppo" facebook per parlare delle problematiche di Assisi e per, eventualmente, costruire un progetto di governo della città.
"Sei di Assisi se..." è un gruppo allegro e sornione in cui domina la componente "nostalgia", gran parte delle foto e dei documenti pubblicati appartengono all'Assisi degli anni e dei decenni passati, e questo è già un messaggio: è come dire ci piaceva più la Assisi di una volta.
Da quel che leggo lo stesso gruppo organizza riunioni aperte, nei bar o in luoghi pubblici, insomma una forma di partecipazione diretta, al di fuori della "politica politicante" che ad Assisi di fatto non esiste più. Sarà interessante vedere gli sviluppi, capire se riuscirà e mettere insieme le variegatissime forze per creare una lista civica completamente svincolata dai partiti.
Gia, i partiti: hanno fallito, il centrodestra non è mai esistito se non come compagine di potere e di governo, il centrosinistra è praticamente scomparso dal dibattito pubblico se si escludono sporadici interventi del consigliere Pettirossi.
Cani sciolti di varia provenienza ambiscono a candidarsi: nel centrodestra assisteremo alla corsa dei vari assessori che, legittimamente, dopo un quadriennio di scandalosa inefficienza, pensano di avere le carte in regola per governare una città vicina allo sfinimento.
Nel centrosinistra ne vedremo delle belle: nel pd ambiscono almeno in tre a candidarsi alla poltrona di sindaco, al di fuori o vicini al pd ci sono vari personaggi che avrebbero le carte in regola per rimettere in sesto la città.
Ma di sicuro la strada più interessante è quella di "Sei di Assisi se...", una movimento di base post-ideologico che per ora si muove su postulazioni molto generiche: il problema sarà quando si dovrà stilare un programma e scegliere un leader.

domenica 23 novembre 2014

TASSE ALLE STELLE AD ASSISI: AUMENTI ANCHE FINO AL 2,30 VOLTE

di Robin



Nel comune di Assisi, dal primo cittadino in giù, da mesi si sente dire, come fosse un mantra, che il comune di Assisi non ha aumentato le tasse. Sarà vero?
Per fortuna i numeri dicono sempre la verità. Anche in questo ci faranno capire che l’aumento delle tasse c’è stato e non di poco.
Questione IMU & TASI, la più scottante, quella che incide di più sulle tasche dei cittadini, specialmente per le c.d. prime case, cioè quelle possedute dalla stragrande maggioranza dei più. Spesso frutto di anni di duro lavoro e di sacrifici. Il peso, però, c’è anche sugli immobili strumentali (negozi, capannoni e affini).
Facciamo quindi parlare i numeri.
Abitazione media, PRIMA CASA, 5 Vani Catastali, posta fuori dal centro storico (2° Zona Censuaria) Rendita € 529,37 – Famiglia di 4 persone con un solo figlio al disotto dei 26 anni convivente.
2013 (IMU – la TASI non c’era) = Aliquota 3,75 ‰ Detrazione € 200,00 + € 50,00 per 1 figlio età inferiore ai 26 anni = € 529,37x1,05 x 160 x 3,75 ‰ = € 333,50 – 250,00 = € 83,50
2014 (TASI – l’IMU non si paga) = Aliquota 2,50 ‰ Detrazione € 30,00 per 1 figlio età inferiore ai 26 anni = € 529,37x1,05 x 160 x 2,50 ‰ = € 222,34 – € 30,00 = € 192,34
Fatemi capire voi dov’è la diminuzione. In questo caso l’aumento, addirittura, è di ben oltre il 130%. Sì, ho scritto bene, non è un errore, centotrenta per cento.
Il differenziale non è sempre così ampio, ma da calcoli fatti, tenendo conto delle medie delle categorie catastali e delle classi, delle situazioni tra prime case e seconde case, le minori detrazioni, gli edifici commerciali, industriali, artigianali ed alberghieri, l’aumento si attesta a ben oltre il 23%. (A tal proposito, vedi anche lo studio CNAhttps://docs.google.com/file/d/0B9BO3Epy7nlFUUoyOVB1Zm1tTWs/edit).
Se basta questo per diffondere ai quattro venti che il Comune di Assisi non ha aumentato le TASSE!!!!!
Cose inaudite!! Senza poi esaminare le altre imposte comunali.
Altri Comuni, come Spello, invece, veramente non hanno aumentato le tasse. La TASI a Spello, ad esempio, non è stata nemmeno applicata. Sì, avete letto bene, a Spello per le prime case NON SI PAGA UN CENT. (http://www.comune.spello.pg.it/articoli/il-comune-di-spello-azzera-la-tasi-sugli-immobili.html). Le rendite Catastali di Spello, inoltre, se confrontate con quelle di Assisi, sono di gran lunga più basse. Un solo esempio, la tariffa di estimo a vano catastale di Spello, dati medi, Categoria A/2 di classe 3° (Spello ha 6 classi)- parificabile alla A/2 di Classe 2° di Assisi (Assisi ha 4 classi), per Spello è di € 54,23, per Assisi, invece, è di € 108,46 (ovviamente mediata tra le due Zone censuarie – centro e resto del comune). Semplicemente, ed esattamente, il doppio. Ogni commento ulteriore è superfluo. Non tutte le tariffe di Assisi rispetto a Spello sono pari al doppio, ma la media generale è molto alta. Stessa cosa dicasi se il confronto è fatto con tutti gli altri comuni umbri, fatta eccezione per solo alcune classi del centro di Perugia.
Allora molte cose non tornano. Dato che tutti i comuni lamentano la diminuzione dei trasferimenti dallo Stato e via dicendo, che tutti gli altri comuni umbri hanno le rendite catastali più basse di Assisi, come mai molti altri comuni riescono a tassare (VERAMENTE) meno i cittadini ??
Sarà che forse spendono meglio? Sarà che controllano meglio chi evade???
Per dirla con Bertolt Brecht, “..Tante vicende, tante domande.

lunedì 3 novembre 2014

FRANA ZONA IVANCICH: SI PROCEDE NELL'INCERTEZZA

Da più parti ci si interroga su cosa stia accadendo nella zona Ivancich, dove varie frane tuttora attive minacciano la stabilità delle abitazioni. 
cartina dell'IRPI-CNR sualla situazione frane ad Assisi
Speriamo che l'Amministrazione comunale nei prossimi giorni abbia il buon senso di convocare una pubblica assemblea per chiarire lo stato dell'arte, ovvero la pericolosità del sistema franoso, ma soprattutto la situazione riguardante gli interventi per ridurre o bloccare il movimento delle frane.
Noi abbiamo interpellato l'IRPI, cioè l'istituto di ricerca prevenzione idrogeologica del CNR per capire qualcosa di più. 
Ci hanno indicato una cartina, frutto del monitorggio della frana attraverso un sistema satellitare (sistema analisi interferometrica) effettuato fino a un paio di anni fa, dalla quale emerge che nella zona rossa il movimento è ancora attivo, mentre nelle altre zone la situazione è più tranquilla. 
In generale, ha spiegato Fausto Guzzetti, direttore dell'IRPI, non ci sono situazioni che destano particolare preoccupazione nel breve periodo, ma è necessario intervenire con opere che quantomeno servano a drenare le acque sotterraneee. 
Il Sindaco Ricci, interpellato dal sottoscritto, ha detto che i lavori stanno per riprendere. Bene: aspettiamo altri chiarimenti e spiegazioni sul tipo di lavori e sullo stato dell'arte. 


















martedì 28 ottobre 2014

RICCI FA IL GENEROSO CON I SOLDI DEI CITTADINI


di Francesca Vignoli

Domenica 26 ottobre, sul Corriere dell’Umbria, è apparso un breve articolo dal titolo “Prevale il buon senso nel braccio di ferro con la Regione. Ricci rinuncerà al ricorso sul punto nascita. Devoluti all’istituto i soldi per le spese legali”. Nel testo si legge che, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali dell'Istituto Serafico, il sindaco di Assisi Claudio Ricci “ha fatto capire che rinuncerà a presentare il ricorso al Tar contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale. Forse si è reso conto che sarebbe stata una battaglia persa”. Rendiamo merito al sindaco di Assisi per essersi - forse - reso conto, almeno questa volta, che sarebbe stata l’ennesima dannosa presa di posizione (in realtà avrebbe fatto meglio a rendersi conto dell’assurdità delle sue prese di posizione anche in precedenza, facendo così risparmiare soldi ai cittadini…). Quello che però sconcerta in tutta la questione è il fatto che, di comune accordo tra sindaco di Assisi e manager della sanità umbra, sia stato deciso che i soldi dei contribuenti (ai quali viene via via tagliato tutto, sia nei servizi a livello comunale che nella sanità regionale) che sarebbero stati utilizzati per il ricorso e il controricorso saranno ora destinati all’Istituto Serafico. Meglio così, certamente. Ma leggere che “la via di uscita individuata è veramente onorevole e apprezzabile” è veramente troppo! Onorevole? Apprezzabile? La via d’uscita individuata da Ricci e dalla sanità regionale? Certo, peccato che di tasca loro non ci abbiano messo proprio nulla…

domenica 26 ottobre 2014

LA CRISI PREOCCUPANTE DI ASSISI

Da pochi giorni ha chiuso la pizzeria "Il Carro", in vicolo Nepis, a pochi metri da Corso Mazzini. Una pizzeria avviata almeno 40 anni fa da Luigi Mancinelli detto appunto "Il Carro", fra le prime aperte nel centro storico. 

Sempre in Corso Mazzini altre attività stanno per chiudere. 
Segnali che dovrebbero suscitare allarme, poiché la crisi continua a mietere vittime. Di sicuro se le cose non vanno qualche responsabilità ce l'hanno gli imprenditori, ma è anche vero che i costi di gestione di una piccola azienda sono diventati insostenibili. 
Nello specifico di Assisi, quel che manca, è un buon innesto di turismo di "qualità". Lo si dice da anni ma non si è fatto quasi mai qualcosa in questa direzione.
Un altro elemento di preoccupazione è la probabile presenza di imprenditori sospettati di collusioni con le mafie: producono un danno enorme, perché violano le regole della libera concorrenza. Ma sembra che le istituzioni non riescano a opporre alcuna iniziativa.
Riteniamo che per combattere la crisi almeno un paio di iniziative andrebbero prese dall'Amministrazione comunale: la prima è ridurre la Tasi che in alcune situazioni equivale a un balzello pari ad un anno di stipendio di un lavoratore, sostituendola con la tassa di soggiorno; la seconda iniziativa è una verifica attenta sulle attività turistiche dei religiosi, che drenano clientela e risorse, in alcuni casi senza pagar le imposte. 
Dalla tassa di soggiorno possono uscir fuori cifre importanti, che oltre a consentire la riduzione della Tasi, permetterebbero seri investimenti in iniziative promozionali di livello.
Una raccomandazione, però, va fatta anche ai privati: se Assisi continua ad essere un baazar senza qualità, dove si vendono prevalentemente oggetti inutili, voluttuari, è evidente che poi si fallisce. Necessità una operazione "cortesia", che riguardi la qualità dell'accoglienza in tutte le attività ricettive. Se ne facciano carico le associazioni di categoria e l'Amministrazione comunale, la quale a tutt'oggi, offre ai turisti servizi (dalla mobilità ai bagni pubblici, dalle strutture informative alla pulizia delle strade) di pessimo livello.